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La mia etica

Qual è il mio compito?

Credo  che  i  compiti  principali  di  un  trainer  siano  formare,  coadiuvare  e motivare  le  persone  con cui lavora.

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• Formare: ovvero insegnare, migliorare, aiutare lo sviluppo dell’intelligenza senso-motoria.

• Coadiuvare:   cioè   sostenere,   accompagnare,   portare   al   raggiungimento   degli   obiettivi prefissati.

• Motivare:   ossia   incoraggiare   e   sostenere   anche   nei   momenti   d   stanchezza   verso   la realizzazione del proprio progetto.

 

Ancora,  tra  i  miei  obiettivi  prioritari,  oltre  alla  tutela  della  forma  fisica  e della  salute,  si  aggiunge  il proposito  di  fare  in  modo  che  ogni  mio cliente arrivi  a  conoscere  il  proprio  corpo  e  la  migliore espressione del movimento sia ginnico che tecnico di una disciplina.

Con  il  movimento,  particolarmente  quando  è  fatto  in  maniera  regolare  e con  i  giusti  esercizi, ognuno di noi ne beneficia sia come aspetto fisico che come salute in generale.

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I progressi a livello strutturale sono:

• i   muscoli   migliorano   la   resistenza,   il   tono,   l’elasticità   e   la   forza,   oltre   a   velocità   e coordinazione; vengono inoltre potenziate tutte le capacità insite nel muscolo stesso.

• le  ossa  diventano  più  robuste  e  con  una  maggior  resistenza  alle  fratture  per  effetto  di  un maggior apporto di nutrienti.

• le  articolazioni  con  una  maggior  ampiezza  di  mobilità  risultano  più  sensibili  nel  favorire  la trasmissione tra le fasce muscolari.

• iI  sistema  cardio-vascolare  viene  favorito  da  una  maggiore ossigenazione,  con  aumento della  capilarizzazione  e  un  miglior  ritorno del ciclo  cardiaco  e  del  circolo  venoso;  il  cuore, ora  più  allenato,  presenta  un minor  numero  di  battiti  al  minuto  che  si  traduce  in  una migliore resistenza alla fatica.

•l’apparato  respiratorio  raggiunge  una  maggior  capacità  polmonare,  quindi  una  miglior efficienza e performance.

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Quali sono le mie intenzioni?

Durante  il  quotidiano  ognuno  di  noi  vive  dinamiche  e  ritmi  affrettati  dei quali,  a  volte, non  ci accorgiamo   neppure   più;   quindi,   curare   ed   educare   la   posizione del   corpo è diventato indispensabile per sostenere giornate impegnative e avere un fisico sano e forte.

Come?   Con   la   metodologia   giusta   posso   insegnare   a   ognuno   a   raggiungere l’obiettivo   di conoscere  il  proprio  corpo  e  il  movimento.  E’ possibile  acquisire  la sensibilità  di  conoscere  il proprio  corpo  nel  modo migliore,  tramite  la  percezione dell'azione  motoria  che  ci  darà  sicurezza di vivere in maniera equilibrata e consapevole.

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Cosa mi differenzia da molti altri Personal Trainer?
Questa è una risposta che probabilmente gli altri possono dare meglio di me. Il  mio pensiero,  in  materia,  è  che  ciò  che  fa  la  differenza  sia  nell’arte  di costruire metodologie semplici  e  personalizzate  che  permettano  di sensibilizzare  le  persone  sul proprio  corpo,  per  un movimento   che   renderà   più   sicuro   realizzare   sia   il   gesto sportivo   che   il   movimento   nel quotidiano.  

Con  una  comunicazione  chiara,  completa  e sensibile  far  apprendere  la realizzazione del  gesto  e,  tramite  un  lavoro  scrupoloso  di osservazione  e di  conoscenza,  poter  aiutare  -  anche nei momenti in cui il cliente sente una minor tenacia - per realizzare il proprio progetto.

Spesso  lavoro  con  clienti  che  sono  seguiti  dal  chiropratico  o dall’osteopata  ed  hanno  bisogno  di una  riabilitazione  mirata  per  le  loro patologie.  

Allo  stesso  tempo,  a  volte  anche  io  mi  avvalgo della   collaborazione   di   tali   esperti   per   eseguire   una   più   approfondita   valutazione   delle problematiche  muscolo-tendinee  ed  articolari.  Ritengo  basilare,  infine, saper  riconoscere  i  punti di  forza  e  le  debolezze  del  cliente  per  poter incanalare  le  qualità  di  ognuno  al  servizio  del raggiungimento dell’obbiettivo.  

La  capacità  derivata  da  anni  di  esperienze  vissute  nel  mondo  del fitness e delle  discipline  sportive,  unitamente  alla  laurea  in  scienze  motorie,  mi permettono  di accompagnare  le  persone  che  si  allenano  con  me  verso una  consapevolezza  del  proprio  corpo per  raggiungere  il  risultato desiderato  nonché  di  dare  alle  persone  l’attività  che  necessitano  nei vari momenti della vita.

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Non c’è un’età per iniziare…

Non  c’è  un’età  per  iniziare  uno  sport.  La  parola  stessa  -  che  in  qualche modo  si  ricollega  al divertimento  ci  induce  al  pensiero  che  lo  sport  può essere  veramente  per  tutti,  sia  per  i  bambini, per  i  quali  ha  inizialmente una  connotazione  ludica  che  per  tutti  quelli  che  bambini  non  sono più……e  non  c’è  un’età  per  terminare:  l’esercizio  migliora  il  tono  muscolare  e riduce  la  perdita  di densità  ossea,  non  c’è  un’età  in  cui  l’attività  fisica smette  di  fare  bene.  Allenarsi  quanto  e  il  più  a lungo  possibile  permette di  contrastare  i  sintomi  tipici  dell’invecchiamento  e  aiuta  a  conservare l’autonomia

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